Archivio per gennaio 2011

31
Gen
11

A Cristina

 

A CRISTINA

 

Sorridi

ora lo so

sei una ladra

le tue labbra

hanno rubato

la freschezza

al mandorlo in fiore

 

Pietro Atzeni

(Poesia tratta dalla raccolta “Tra terra e cielo”, di Pietro Atzeni, edizioni Cinquemarzo, Viareggio 2009 )

16
Gen
11

Il Colombo divergente

                                                                                 Il Colombo divergente

 

La vita è strana e indomabile e decide a suo piacimento la strada da intraprendere a prescindere dalla nostra volontà e dai nostri desideri. E’ strana non solo perché è un cavallo senza padrone che non tollera sella e briglie ma perché capita che, pur intraprendendo una determinata strada, ti porta altrove e a risultati, nel bene o nel male, inaspettati e a volte ragguardevoli. Nobel, pur non cercandola, trovò la dinamite e la scoperta gli pesò sulla coscienza per lunghi anni tanto che si dovette inventare il celebre premio per poterla quietare. La storia è ricca di queste scoperte casuali, dalla penicillina allo champagne, dalle patatine fritte al viagra, e in questo contesto ben si inserisce Colombo che, come si sa, cercava le indie e trovò invece l’America. “Il Colombo divergente” romanzo di Carlo Menzinger, Liberodiscrivere edizioni, è una ricostruzione ucronica della vita del grande navigatore genovese, ricostruzione che inizia sin dal suo concepimento perché in fondo è anche da lì, dalle origini, che viene condizionato il nostro futuro. L’autore ne segue minuziosamente e in maniera credibile e convincente le varie fasi della vita, dall’infanzia all’età matura, ricostruisce gli ambienti, la storia dell’epoca, Genova, il suo porto e le sue navi, l’amore infinito per il mare e più in là crescendo le donne, gli amori, ma fin qui nulla che non ci si possa aspettare da una ricostruzione di un personaggio in fondo tutto da ricostruire. Ne ricostruisce la folle idea di arrivare a oriente attraverso l’occidente, i personaggi che attorno a quest’idea ruotano, da Isabella di Castiglia a Ferdinando il Cattolico, le delusioni, le gioie, il lungo viaggio verso l’agognato sogno, e poi ancora la nuova terra, la sua bellissima e sconosciuta natura, i suoi abitanti e le loro strane abitudini, sempre seguito da un’ombra che ne sottolinea le azioni e che su lui sembra vigilare. Menzinger, in questa ricostruzione ucronica della vita del grande navigatore e del suo viaggio per le indie, a un certo punto dà, per usare un termine marinaro, una strambata e apporta una variazione alla vicenda che noi tutti ben conosciamo, variazione felice, che illumina di nuova luce tutta la storia, che conferisce grande originalità al romanzo, ipotizza cioè cosa sarebbe accaduto se Colombo arrivando in America fosse sbarcato più a nord e avesse incontrato gli atzechi. E’ questa forzatura che consente all’autore di approdare pagina dopo pagina a una evoluzione sorprendente della storia e ci porta a riflettere, in questa come in tante altre umane vicende, sulla vita. Qui mi fermo per non dire troppo e non sottrarvi il piacere e la sorpresa della lettura di questo bel romanzo. Un filo sottile separa ciò che accade da ciò che poteva accadere, la realtà che viviamo da quella che ci viene negata, un filo sottile che sembra teso da mani invisibili guidato da una regia nella quale siamo solo attori che credono di scrivere il proprio copione ma lo recitano solamente senza nessuna possibilità di improvvisazioni. La vita insomma ci vive lasciandoci l’illusione di viverla, grandi uomini compresi. Questo è in fondo il messaggio ultimo e profondo del romanzo “Il Colombo divergente”.

Pietro Atzeni

09
Gen
11

Chiara Vigo, il bisso e la noncuranza

Chiara Vigo, il bisso e la noncuranza

 

Non conosco di persona Chiara Vigo la conosco per la sua storia, e conosco la sua storia perché di lei mi hanno parlato l’amico, ormai mio consulente ufficiale, Walter Melis e l’amica Carla Sannia. La sua vicenda umana è legata indissolubilmente al bisso tessuto pregiato ricavato dai filamenti che secerne la Pinna Nobilis, mollusco che vive ancora in alcune zone costiere nei fondali ricchi di posidonia del mare di Sant’Antioco. Dichiarato animale in via di estinzione nel 1992 ora è nuovamente a rischio. Infatti il gasdotto che dovrebbe trasportare il metano dall’Algeria in Sardegna, usata come ponte per la penisola, e risolvere una volta per tutte i problemi energetici dell’Italia, è previsto che passi indovinate dove? Ma è ovvio nella zona più ricca di posidonia e Pinna Nobilis con tracimazione, per effetto dell’enorme peso dei tubi, di masse enormi di fango dai fondali, e conseguente inquinamento della pianta acquatica e addio all’habitat del mollusco, al suo filamento e al bisso. Storia travagliata questa del bisso e di Chiara Vigo che dalla bellezza di trenta anni che chiede alle autorità competenti leggi adeguate a tutelare il mollusco, il suo habitat e lei, unica depositaria al mondo di questa arte antica che si perde nella dei tempi. In altri paesi se la sarebbero coccolata com’è giusto che sia, visto che nelle sue mani ha una sorta di museo che va addirittura oltre la storia. Pensate che Mosè cita il bisso nel pentateuco. Sì, da qualsiasi parte l’avrebbero tenuta sul palmo della mano ma non in Italia. E’ da trenta anni che attende di essere supportata in questa sua missione, è trenta anni che attende i telai per poter aprire una scuola per poter trasferire la sua arte ad altri, ma si sa la politica è insensibile alla cultura soprattutto quando la cultura non crea clientele, perché altrimenti nel grande immondezzaio che oggi viene spacciato come evento culturale c’è sempre uno sponsor istituzionale pronto a investire soldi pubblici in progetti a volte addirittura vergognosi. Come abbiamo visto vedere i problemi relativi a quest’arte sono molteplici e di varia natura. Sono convinto che per quanto riguarda l’habitat, almeno per quanto riguarda il gasdotto, alla fine prevarrà il buon senso, come sono altresì convinto che sia stato tutto programmato scientificamente in anticipo. Penso che la società sapesse, deve per forza aver fatto delle indagini di impatto ambientale, che attorno al suo progetto ci sarebbe stata una reazione forte e una mobilitazione da parte delle autorità locali che sconsigliano con vigore il passaggio dei tubi del gasdotto come nel progetto attuale. A voi trarre le conclusioni. Per chi volesse approfondire la conoscenza di Chiara Vigo e del bisso consiglio questo link

shardanapohttp://polidelmare.forumcommunity.net/?t=15500099

Pietro Atzeni

02
Gen
11

2010 in review

The stats helper monkeys at WordPress.com mulled over how this blog did in 2010, and here’s a high level summary of its overall blog health:

Healthy blog!

The Blog-Health-o-Meter™ reads Fresher than ever.

Crunchy numbers

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The Leaning Tower of Pisa has 296 steps to reach the top. This blog was viewed about 1,200 times in 2010. If those were steps, it would have climbed the Leaning Tower of Pisa 4 times

In 2010, there were 46 new posts, growing the total archive of this blog to 74 posts. There were 37 pictures uploaded, taking up a total of 15mb. That’s about 3 pictures per month.

The busiest day of the year was March 24th with 24 views. The most popular post that day was Chi tocca il signoraggio muore.

Where did they come from?

The top referring sites in 2010 were facebook.com, animadonna.wordpress.com, it.wordpress.com, 123people.it, and WordPress Dashboard.

Some visitors came searching, mostly for pietro atzeni, dolce musa, fiori, margherite, and fiori di pesco.

Attractions in 2010

These are the posts and pages that got the most views in 2010.

1

Chi tocca il signoraggio muore November 2009
3 comments

2

SORRIDI, SORRIDI ANCORA January 2010
2 comments

3

Attendo primavera December 2009

4

untitled December 2009
2 comments

5

MIA DOLCE MUSA September 2009