Gli ideali
Gioventù bruciata
Non è più ormai moneta corrente,
purtroppo vale meno che niente,
ha perso ogni valore morale,
il caro vecchio e amato ideale
Caduto col muro dell’ideologia,
con la sua forza aveva e magia
spirato le altre generazioni
e mosso pure le rivoluzioni.
Altro vuole, dicono i “sapienti”,
gioventù. Già, prendi fragili menti,
allettale con sogni e chimere,
con stampa e tv, circe del potere,
così mentre sogna la vita rosa
ne spoglia il domani senza posa
Gioventù bruciata perché gliela stanno portando via. Perché per la prima volta dopo tanto tempo i figli saranno più poveri dei padri. Eppure la scienza è progredita e la tecnologia da essa scaturita avrebbe dovuto rappresentare il trampolino di lancio per far fare all’umanità un salto di qualità. E invece? Niente di tutto questo, stiamo bruciando il loro futuro. Ma non solo più poveri materialmente la nuova gioventù la si vuole più povera anche spiritualmente e moralmente. A chi comanda va bene così, una gioventù confusa e senza ideali è più facile da gestire. I maestri che ho avuto io, dal Foscolo al Leopardi, dal Manzoni al Petrarca, da Dante al Boccaccio, hanno ancora tanto altro da dire, bisogna avere solo la voglia di ascoltarli. Dedico ai giovani questo sonetto che possa ricordare loro da dove veniamo per meglio capire dove stiamo andremo.
Pietro Atzeni